Dopo l’anticipazione delle elezioni amministrative, oggi è accaduto un fatto straordinario.
In dieci mosse:
1. il popolo ha esercitato direttamente la propria sovranità, ossia il “potere di tutti”;
2. si è riappropriato dell’unico strumento di democrazia diretta presente nel nostro ordinamento: il referendum.
3. Lo ha fatto superando una quantità mai così potente di trappole, insidie e mistificazioni poste da chi aveva paura dell’esercizio diretto del potere democratico.
4. Lo ha fatto costringendo tutti i partiti a misurarsi, controvoglia, sul suo terreno e sui suoi temi e a contorcersi nelle contraddizioni.
5. Ha espresso tre principi chiari:
6. a. i beni comuni sono sottratti al neoliberismo e alla logica di mercato,
7. b. l’energia si deve coniugare con l’ecologia, cioè con l’ambiente, la salute e il futuro,
8. c. la legge è uguale per tutti.
9. Si è liberato, in questo modo, di vent’anni di neoliberismo e berlusconismo, di destra e di centrosinistra.
10. Ha disegnato un nuovo orizzonte politico e un nuovo programma, il più avanzato possibile.
Rimane da mettere in agenda il tema della pace.
Per questo si è dato appuntamento il 25 settembre, da Perugia ad Assisi.
Nella più grande Marcia per la Pace della nostra storia.